Vespa
La PX 150 è del 2002 euro 1 miscelatore, avviamento e freno a disco ho fatto qualche modifica sull'impianto elettrico (passaggio da ac a cc, 4 frecce e presa 12V per telefonino) in quando la uso per fare qualche km in più su strade statali, extraurbane e autostrade.
Nella foto si vede l'interruttore rosso delle 4 frecce, mentre sotto si notano le frecce e le luci accese sotto batteria quindi senza avviare il motore. Ho messo qualche accessorio per comodità come il porta oggetti, la borsa e i ganci sulla pedana.
Modifica da ac a cc e 4 frecce.
Allego di seguito doc pdf che riporta nel dettaglio le modifiche da eseguire per il passaggio da ac a cc e interruttore 4 frecce.
La special e dell'anno 79 sempre efficente, baulletto montato utilizzando una barra d'acciaio lunga 28cm, spessa 1cm e larga 2,5cm montata la dove si monta il supporto porta ruota di scorta e quindi senza forare il telaio. Anche qui piccola modifica all'impianto (regolatore e luce freno).
Differenza di funzionamento statori normale ed elettronico
Visto che sono in tanti a chiederlo, riporto brevemente una spiegazione del funzionamento degli statori al fine di togliere ogni dubbio sul funzionamento.
L'accensione è la parte più importante di un motore e dell'intero veicolo perchè, grazie ad essa, è possibile generare corrente sia per avviare il motore, sia per dare alimentazione a tutti i dispositivi.
Senza entrare nel dettaglio possiamo definire che i sistemi di accensione sono di tipo AC (corrente alternata) o DC (corrente continua) e si possono dividere in 2 tipi, meccanici ed elettronici.
MECCANICI
Che utilizzano un sistema di tipo meccanico per l'accensione che può essere:
Ad accensione magnetica: (motoseghe, decespugliatori, motozzappe ecc.). Il rotore, (volano magnete), sul quale è presente un megnete permanente su una parte dello stesso, sollecita una bobina posta ad una distanza millimetrica.
A puntine: interruttore costituito da puntine platinate che vengono continuamente aperte e messi a contatto grazie all'eccentrico ricavato all'albero o volano. Questo sistema può essere di tipo scarica induttiva IDI (inductive discharge ignition) o scarica capacitiva CDI (capacitive discharge ignition).
Sistema IDI (generalmente vecchi autoveicoli) dove la carica/scarica dell'energia induttiva, gestita dal continuo apri/chiudi delle puntine sul primario, influenza il secondario che genera la scintilla alla candela. Primario alimentato da batteria o alternatore. Il condensatore presente in questo sistema serve per ridurre l'arco elettrico durante la chiusura delle puntine prolungandone la durata di funzionamento.
Sistema CDI (ciclimotori, motocicli, ecc) invece viene utilizzato il condensatore per accumulare energia caricato e scaricato rapidamente.
La preferenza nell'utilizzare l'uno o l'altro sta nella tipologia del motore e nel numero di giri che deve effetture (IDI motori con ridotto numero di giri, CDI numero di giri elevato).
Vedere su web ulteriori caratteristiche e informazioni.
ELETTRONICI
Che, come sopra, utilizzano un sistema elettronico sia per IDI che per CDI. Cioè una centralina che gestisce carica e scarica tramite un circuito.
E quindi per fare esempi su vespa diciamo che:
1) Esempio Vespa VBA, PX125/150X o Vespa 50 R/L/N Special Primavera
Accensione tipo meccanico, a puntine e sistema CDI.
2) Esempio Vespa PX XXX E, COSA, Vespa PK/HP/V ET3
Accensione tipo elettronico, con pick-up e CDI.
Nel secondo esempio, il volano magnete sollecita la bobina B.T. (bassa tensione) generando energia elettrica che carica il condensatore presente all'interno della centralina esterna (Bobina A.T.), successivamente, il pick-up, sollecitato dal passaggio del volano, genera un segnale che attiva un SCR (diodo controllato) scaricando il condensatore sul primario della bobina che influenza il secondario per generare la scintilla alla candela.
3) Vespa 50 elestart?
Invito a tutti a dare una risposta.
In figura b è riportato lo schema elettrico di una bobina A.T. Ducati.
Il sistema di carica/scarica nell' accensione magnetica (fig. c) può essere a puntine o elettronico all'interno della bobina a.t.
Spero di aver dato una spiegazione chiara della differenza e del funzionamento del sistema di accensione.
A proposito di accensioni dimenticavo di aggiungere un altro attrezzo utilissimo per settare correttamente la fase nelle vespe che non hanno il riferimento tipo vba/vnb ecc...
Ho realizzato un kit per il settaggio della fase comprensivo di blocca pistone, asta di riferimento e disco graduato.
Nella foto si vede il disco fissato all'albero su un motore di una vba
Ovviamente la pistola stroboscopica è stata acquistata.
Recentemente si è parlato del sistema di miscela automatica presente sulle vespe con miscelatore e sono sorti dei dubbi sul funzionamento e sull'efficenza.
Il sistema di miscela automatica, è composto dai seguenti componenti.
Ingranaggio vite senza fine di rinvio
Il gruppo pompante (fig e), situato all'interno della pompa dell'olio nella vaschetta del carburatore, viene azionato dagli organi di comado (fig b,c,d) una volta avviato il motore.
L'olio di miscela non viene pompato dal movimento rotatorio dell'ingranaggio, ma dal movimento alternativo dello stesso (su e giu) prodotto grazie alla sezione inclinata dell'ingranaggio. Come si nota nella figura (fig e), la superfice superiore presenta un piano inclinato che, a contatto con la leva di comando e la molla (fig m) posta sotto di esso, produce il movimento alternativo. L'alberino dell'ingranaggio, scorre all'interno di un cilindretto (fig g) ancorato con una vite posta sotto la scatola del miscelatore(fig i), che presenta dei fori situati in corrispondenza delle valvole di ingresso e uscita olio della pompa (fig h). L' apertura e la chiusura di questi ultimi viene gestita dalla scanalatura presente sull'alberino (fig f).
fig i
L'efficenza del sistema è garandita dal fatto che la percentuale di miscela non è fissa, ma varia a seconda dei numeri di giri del motore assicurando una migliore lubrifica del gruppo termico, un minor consumo di olio e senza portarsi a seguito bottiglie e misurini vari.
Spero di aver dato delle informazioni chiare sul funzionamento del sistema di miscela automatica, per altre informazioni c'è sempre il web.
Sistema IDI (generalmente vecchi autoveicoli) dove la carica/scarica dell'energia induttiva, gestita dal continuo apri/chiudi delle puntine sul primario, influenza il secondario che genera la scintilla alla candela. Primario alimentato da batteria o alternatore. Il condensatore presente in questo sistema serve per ridurre l'arco elettrico durante la chiusura delle puntine prolungandone la durata di funzionamento.
Sistema CDI (ciclimotori, motocicli, ecc) invece viene utilizzato il condensatore per accumulare energia caricato e scaricato rapidamente.
La preferenza nell'utilizzare l'uno o l'altro sta nella tipologia del motore e nel numero di giri che deve effetture (IDI motori con ridotto numero di giri, CDI numero di giri elevato).
Vedere su web ulteriori caratteristiche e informazioni.
ELETTRONICI
Che, come sopra, utilizzano un sistema elettronico sia per IDI che per CDI. Cioè una centralina che gestisce carica e scarica tramite un circuito.
E quindi per fare esempi su vespa diciamo che:
1) Esempio Vespa VBA, PX125/150X o Vespa 50 R/L/N Special Primavera
Accensione tipo meccanico, a puntine e sistema CDI.
2) Esempio Vespa PX XXX E, COSA, Vespa PK/HP/V ET3
Accensione tipo elettronico, con pick-up e CDI.
Nel secondo esempio, il volano magnete sollecita la bobina B.T. (bassa tensione) generando energia elettrica che carica il condensatore presente all'interno della centralina esterna (Bobina A.T.), successivamente, il pick-up, sollecitato dal passaggio del volano, genera un segnale che attiva un SCR (diodo controllato) scaricando il condensatore sul primario della bobina che influenza il secondario per generare la scintilla alla candela.
3) Vespa 50 elestart?
Invito a tutti a dare una risposta.
Le figure sotto, presi sul web, rappresentano i vari sistemi di accensione.
Fig. a) Sistema IDI, tipo meccanico a puntine. (auto/moto) |
Fig. b) Sistema CDI, tipo elettronico a pick-up. (vespa pk/hp) |
Fig. d) Sistema CDI, tipo meccanico a puntine. (vespa 50/vbb ecc) |
Fig. c) Esempio di accensione magnetica. (motoseghe ecc) |
In figura b è riportato lo schema elettrico di una bobina A.T. Ducati.
Il sistema di carica/scarica nell' accensione magnetica (fig. c) può essere a puntine o elettronico all'interno della bobina a.t.
Spero di aver dato una spiegazione chiara della differenza e del funzionamento del sistema di accensione.
A proposito di accensioni dimenticavo di aggiungere un altro attrezzo utilissimo per settare correttamente la fase nelle vespe che non hanno il riferimento tipo vba/vnb ecc...
Ho realizzato un kit per il settaggio della fase comprensivo di blocca pistone, asta di riferimento e disco graduato.
Nella foto si vede il disco fissato all'albero su un motore di una vba
Ovviamente la pistola stroboscopica è stata acquistata.
Carrellino di manovra.
Ho avuto la necessità di realizzare questo carrellino che mi permette di
spostare una vespa senza motore, per attesa ricambi, al fine di poter
liberare il banco per altri lavori.
Miscelatore vespa
Recentemente si è parlato del sistema di miscela automatica presente sulle vespe con miscelatore e sono sorti dei dubbi sul funzionamento e sull'efficenza.
Il sistema di miscela automatica, è composto dai seguenti componenti.
Vaschetta del carburatore con pompa olio
Ingranaggio comando miscelatore
fig b |
Ingranaggio vite senza fine di rinvio
fig c |
Alberino comando miscelatore
Gruppo pompante
fig e |
Il gruppo pompante (fig e), situato all'interno della pompa dell'olio nella vaschetta del carburatore, viene azionato dagli organi di comado (fig b,c,d) una volta avviato il motore.
L'olio di miscela non viene pompato dal movimento rotatorio dell'ingranaggio, ma dal movimento alternativo dello stesso (su e giu) prodotto grazie alla sezione inclinata dell'ingranaggio. Come si nota nella figura (fig e), la superfice superiore presenta un piano inclinato che, a contatto con la leva di comando e la molla (fig m) posta sotto di esso, produce il movimento alternativo. L'alberino dell'ingranaggio, scorre all'interno di un cilindretto (fig g) ancorato con una vite posta sotto la scatola del miscelatore(fig i), che presenta dei fori situati in corrispondenza delle valvole di ingresso e uscita olio della pompa (fig h). L' apertura e la chiusura di questi ultimi viene gestita dalla scanalatura presente sull'alberino (fig f).
Allinterno del foro uscita olio (fig h) è situata la valvola di chiusura (fig l) costituita da una pallina e una molletta bloccata da una boccola di plastica. Questa valvola chiede l'uscita dell'olio a motore off al fine di evitare che lo stesso continui a scorrere, ed evitare, inoltre, durante la fase di pompaggio, il ritorno indietro dell'olio verso il carburatore.
fig f |
fig m |
fig g |
fig h |
fig i
fig l
Il perno a punta presente nel lato interno della leva, all 'interno del coperchio della pompa (fig n), scorre sulla superfice inclinata dell'ingranaggio e, a seconda della posizione in fase di accellerazione, aumenta il movimento alternativo dell'ingranaggio pompante permettendo un maggiore flusso di olio all'aumentare dei giri.
L'olio di miscela scorre all'interno di un condotto ricavato alla base della vaschetta (fig p) che raggiunge il foro di uscita in corrispondenza al foro di ingresso del carburatore (fig o) per finire all'interno del passaggio aria del carburatore.
L'olio di miscela scorre all'interno di un condotto ricavato alla base della vaschetta (fig p) che raggiunge il foro di uscita in corrispondenza al foro di ingresso del carburatore (fig o) per finire all'interno del passaggio aria del carburatore.
fig o |
fig p |
L'efficenza del sistema è garandita dal fatto che la percentuale di miscela non è fissa, ma varia a seconda dei numeri di giri del motore assicurando una migliore lubrifica del gruppo termico, un minor consumo di olio e senza portarsi a seguito bottiglie e misurini vari.
Spero di aver dato delle informazioni chiare sul funzionamento del sistema di miscela automatica, per altre informazioni c'è sempre il web.
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